Autostima: come incrementarla nei ragazzi e in generis…
Scritto da Gabriele Guarnieri, in Adolescenti, Adulti, Famiglia
L’accusa:
Il primo indice di insicurezza e di bassa autostima è accusare gli altri dei propri insuccessi. I ragazzi sono molto abili in questo:
- “Mi ha dato 4 solo perché c’è l’ha con me…!”
- “ Se mi avessi lasciato fare la scuola che volevo…!”
- “Non spaccerei se mi dessi più soldi…!”
Tendenzialmente chi gode di poca autostima, tende ad accusare gli altri.
I ragazzi, essendo in una fase di transizione e di formazione, sono in difficoltà a prendersi le proprie responsabilità e di conseguenza prediligono delegare.
Lasciarli sfogare, ascoltare senza giudicare le loro “teorie complottistiche”, incrementa la loro sicurezza, favorisce l’apertura e il dialogo.
Allo stesso tempo però, è sempre utile evidenziare che
Il LORO punto di vista NON E’ L’UNICO ma uno dei tanti possibili.
Smettere di assecondare:
Uno dei passaggi più difficili da compiere nella vita è smettere di assecondare, smettere di farsi condizionare e cominciare a realizzare i propri sogni.
Per la maggior parte dei ragazzi (ma anche per molti adulti) però, la crescita della propria autostima è direttamente proporzionale alla quantità di rinforzi che si ricevono dagli altri.
Maggiore è il numero di persone che incoraggia le nostre scelte e maggiore è la possibilità di incrementare le proprie sicurezze.
Di conseguenza, se ciò che desidero non viene avvallato dal benestare degli altri, o peggio viene criticato, la possibilità di demordere e di adattarsi è elevato.
Tutto ciò va inevitabilmente a danno delle propria autostima.
I ragazzi generalmente:
- Esternano con poca convinzione le loro riflessioni.
- Tendono a demordere alle prime critiche.
- Brontolano e assecondano le richieste di mamma e papà.
- Criticano, accusano e colpevolizzano a posteriori (anche dopo 20-30 anni…) le scelte dei propri genitori.
Atteggiamento che rischia di danneggiare la propria autostima ed incrementare:
- la dipendenza (desiderio di prendere decisioni in modo autonomo ma essere spaventati dal farlo);
- la rabbia (motivata dal non essere riusciti a fare come si avrebbe voluto).
Ai ragazzi
Quando desiderate qualcosa dovete crederci, provarci e riprovarci.
Smettete di accusare i genitori per quello che sono. Non cambierete mai i propri genitori, ma potete cambiare il vostro modo di interagire con loro.
Porto un esempio di un ragazzo di 15 anni:
“A mia mamma non va bene niente, mi dice in continuazione che devo sistemare la camera, mi controlla i compiti, mi fa fare i lavori di casa, mi rompe le scatole perché ho il telefono a tavola…”
“Di tutte queste cose tu di media quante ne fai?”
“Beh…. E poi non mi lascia far niente, non mi lascia le chiavi di casa perché ha paura che le perda, devo tornare presto e non gli piacciono i mei amici…”.
“Beh… mi sembra normale, se hai una mamma rompipalle e fai di tutto per scontrarti con lei, è probabile che diventi ancora più rompipalle…”.
“Si, ma a lei non va bene mai niente, non è mai abbastanza e poi non si fida di me…”
“Tua mamma è fatta così. Hai provato a fare metà delle cose che ti dice? Vedi, le mamme non finiranno mai di dirti quello che devi o non devi fare e ti vedranno sempre bambino anche quando avrai 50 anni. Più le mamme ci trattano da bambini però e più noi ci sentiamo tali, prima capiamo questo e prima diventiamo adulti. In parole povere, prima ti fai vedere adulto in casa e prima otterrai quello che desideri.”
“ok…! però glielo dici tu che è assurdo che mi faccia tornare alle 1030 il sabato? TUTTI i miei amici tornano alle 11:00…..”
Ai genitori
I genitori sono le ultime persone che vedono i propri figli per quello che in realtà sono.
Molto spesso si criticano i figli per il loro disinteresse, per la loro maleducazione e difficoltà a rispettare le regole. Altrettanto spesso però, si scopre che tali condotte sono una loro peculiarità in casa ma non fuori.
Non è che talvolta si richieda un po’ troppo a questi ragazzi?
Non è che di tanto in tanto potremmo valorizzarli di più e tornare ad essere un po’ più scialli?
L’hic et nunc.
Ogni ragazzo dovrebbe sentirsi libero di scegliere e di seguire le proprie ambizioni.
Solamente così potrà incrementare le conoscenze di sé e la propria autostima.
Quasi paradossalmente è nel hic et nunc che devono trovare le loro sicurezze.
Lo stesso Orazio diceva:
“Carpe Diem”!.
“La maggior parte di noi ritiene che se non fosse stato per i genitori avrebbero scelto un’altra scuola.
La maggior parte dei genitori “accetta” le scelte dei ragazzi solamente se più o meno congrue alle proprie.”
“Se hai paura di perdere non hai il coraggio di vincere”
B.Borg
& Commenti