Gabriele Guarnieri | Psicologo e Psicoterapeuta | Bassano del Grappa

Dott. Gabriele Guarnieri Psicologo e Psicoterapeuta a Bassano del Grappa

lunedì

25

Maggio 2015

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Depressione: costante poca voglia di fare….

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apatia-depressione.jpgCapita  a tutti di avere delle giornate in cui rimanderemo volentieri a domani quello che potremmo fare oggi; talvolta sono motivate dalla stanchezza, altre volte  dai cambiamenti stagionali, altre volte semplicemente dall’avere la giornata no. Le giornate scorrono veloci, scandite tra mille impegni: famiglia, bambini, lavoro, parenti, faccende domestiche, corsi di perfezionamento/aggiornamento e tutto cercando comunque di mantenere le proprie amicizie e un barlume di relazione sociale.

Non è facile gestire una vita a questi ritmi, tanto che spesso si ha la sensazione di non essere più padroni della propria; presi dalla noia di un’eccessiva quotidianità, si iniziano a ricordare i momenti spensierati dell’adolescenza, a sognare momenti di fuga da una società che non si sente propria, a fantasticare isole deserte, crociere mozzafiato, a sentire la necessità di fare dello shopping e di bere qualche bicchiere in più, giusto per mettere un po’ di brio alla propria vita (rischiando di diventare alcolizzati!). Talvolta può capitare di ammalarsi con maggior frequenza: cefalee, dissenterie, mal di gola e qualche influenza sono le più gettonate, anche perché spesso di origine psicosomatica.

Tutto diventa più stressante, più faticoso e pur desiderando di arrivare alla sera o al weekend per poter dormire e riposare, non ci si sente mai rinvigoriti come si vorrebbe. Si desidera solamente mollare, rimandare a domani, ma il più delle volte non si può e questo crea inevitabilmente aggressività che tendenzialmente direzioniamo verso di noi:

Vabbè dai siamo tutti sulla stessa barca, è così che va e dobbiamo farcela andare bene…!”. 

Come possiamo uscire da tale situazione?

Il più delle volte non ci rendiamo conto di quanta energia sprechiamo nel “farci andare bene le cose” e di quanta poca ne utilizziamo per ottenere quello che veramente desidereremo.

Qui di seguito un sintetico schema che evidenzia quanto,  determinate scelte, possano incrementare o viceversa diminuire i sentimenti di apatia nella vita quotidiana. Vista la stagione estiva alle porte, prendiamo come esempio il desiderio di dedicarsi un’ora alla settimana per andare a correre e rimettersi in forma.

           

                       Risultato ottimale                                                                Fallimento / Apatia

Fase 1:

Elevato dispendio di energia per combattere gli inevitabili sensi di colpa causati dall’idea di prendersi uno spazio proprio.

Fase 1

Poca convinzione/energia per combattere i sensi di colpa.

Fase 2:

Fare un patto con sé stessi:

per una volta gli altri passeranno in “secondo piano”.

Fase 2

Difficoltà nel mettersi in “pole position” almeno per una volta.

Fase 3:

“Lottare” per mantenere una certa costanza.

Fase 3

Calo di interesse per il progetto.

Tendenza a posticipare la data di partenza… Rischio di abbandono.

Fase 4

Godere e sentirsi gratificati per essere riusciti a realizzare il proprio desiderio, ma anche per i miglioramenti psicofisici.

Fase 4

Colpevolizzazione per non aver ottenuto il risultato voluto.

Sensazione di rabbia con sé stessi.

 

Fase 5

“La bolla euforica”: la carica di energia positiva si trasmette anche nell’affrontare gli impegni quotidiani.

Fase 5

Maggiore difficoltà nell’ affrontare gli impegni quotidiani.

Maggior svogliatezza.

Fase 6

Svanimento dei sensi di colpa e presa di coscienza che si può stare bene con se stessi.

Fase 6

Aumento dei sentimenti di inadeguatezza.

Tendenza ad accusare gli altri e/o le circostanze della vita quotidiana per non essere riusciti nell’impresa.

 Fase 7

Aumento della voglia di fare.

Diminuzione e annullamento dell’energia negativa.

INCREMENTO DELLA POSITIVITA’

Fase 7

MAGGIORE APATIA.

INCREMENTO DELLA NEGATIVITA’.

 

Sebbene dedicarsi un’ora alla settimana, sia il minimo sindacale, per molti non è facile entrare in tale ottica; spesso conviene incominciare con piccole attività, come leggere alcune righe del proprio libro a fine giornata, dedicarsi 15 minuti a tecniche di rilassamento (Yoga, Training Autogeno, ecc), meglio ancora se fatte durante il week end, quando i sensi di colpa tendono a placarsi.

E’ fondamentale iniziare e/o continuare gli hobbies, le passioni, gli interessi che si avevano in passato e lottare per mantenerli vivi in noi, solamente così potremmo sentirci sempre in contatto con noi stessi.

                               

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