Depressione: costante poca voglia di fare….
Scritto da Gabriele Guarnieri, in Adulti
Capita a tutti di avere delle giornate in cui rimanderemo volentieri a domani quello che potremmo fare oggi; talvolta sono motivate dalla stanchezza, altre volte dai cambiamenti stagionali, altre volte semplicemente dall’avere la giornata no. Le giornate scorrono veloci, scandite tra mille impegni: famiglia, bambini, lavoro, parenti, faccende domestiche, corsi di perfezionamento/aggiornamento e tutto cercando comunque di mantenere le proprie amicizie e un barlume di relazione sociale.
Non è facile gestire una vita a questi ritmi, tanto che spesso si ha la sensazione di non essere più padroni della propria; presi dalla noia di un’eccessiva quotidianità, si iniziano a ricordare i momenti spensierati dell’adolescenza, a sognare momenti di fuga da una società che non si sente propria, a fantasticare isole deserte, crociere mozzafiato, a sentire la necessità di fare dello shopping e di bere qualche bicchiere in più, giusto per mettere un po’ di brio alla propria vita (rischiando di diventare alcolizzati!). Talvolta può capitare di ammalarsi con maggior frequenza: cefalee, dissenterie, mal di gola e qualche influenza sono le più gettonate, anche perché spesso di origine psicosomatica.
Tutto diventa più stressante, più faticoso e pur desiderando di arrivare alla sera o al weekend per poter dormire e riposare, non ci si sente mai rinvigoriti come si vorrebbe. Si desidera solamente mollare, rimandare a domani, ma il più delle volte non si può e questo crea inevitabilmente aggressività che tendenzialmente direzioniamo verso di noi:
“Vabbè dai siamo tutti sulla stessa barca, è così che va e dobbiamo farcela andare bene…!”.
Come possiamo uscire da tale situazione?
Il più delle volte non ci rendiamo conto di quanta energia sprechiamo nel “farci andare bene le cose” e di quanta poca ne utilizziamo per ottenere quello che veramente desidereremo.
Qui di seguito un sintetico schema che evidenzia quanto, determinate scelte, possano incrementare o viceversa diminuire i sentimenti di apatia nella vita quotidiana. Vista la stagione estiva alle porte, prendiamo come esempio il desiderio di dedicarsi un’ora alla settimana per andare a correre e rimettersi in forma.
Risultato ottimale Fallimento / Apatia
Fase 1:
Elevato dispendio di energia per combattere gli inevitabili sensi di colpa causati dall’idea di prendersi uno spazio proprio. |
Fase 1
Poca convinzione/energia per combattere i sensi di colpa. |
Fase 2:
Fare un patto con sé stessi: per una volta gli altri passeranno in “secondo piano”. |
Fase 2
Difficoltà nel mettersi in “pole position” almeno per una volta. |
Fase 3:
“Lottare” per mantenere una certa costanza. |
Fase 3
Calo di interesse per il progetto. Tendenza a posticipare la data di partenza… Rischio di abbandono. |
Fase 4
Godere e sentirsi gratificati per essere riusciti a realizzare il proprio desiderio, ma anche per i miglioramenti psicofisici. |
Fase 4
Colpevolizzazione per non aver ottenuto il risultato voluto. Sensazione di rabbia con sé stessi.
|
Fase 5
“La bolla euforica”: la carica di energia positiva si trasmette anche nell’affrontare gli impegni quotidiani. |
Fase 5
Maggiore difficoltà nell’ affrontare gli impegni quotidiani. Maggior svogliatezza. |
Fase 6
Svanimento dei sensi di colpa e presa di coscienza che si può stare bene con se stessi. |
Fase 6
Aumento dei sentimenti di inadeguatezza. Tendenza ad accusare gli altri e/o le circostanze della vita quotidiana per non essere riusciti nell’impresa. |
Fase 7
Aumento della voglia di fare. Diminuzione e annullamento dell’energia negativa. INCREMENTO DELLA POSITIVITA’ |
Fase 7
MAGGIORE APATIA. INCREMENTO DELLA NEGATIVITA’. |
Sebbene dedicarsi un’ora alla settimana, sia il minimo sindacale, per molti non è facile entrare in tale ottica; spesso conviene incominciare con piccole attività, come leggere alcune righe del proprio libro a fine giornata, dedicarsi 15 minuti a tecniche di rilassamento (Yoga, Training Autogeno, ecc), meglio ancora se fatte durante il week end, quando i sensi di colpa tendono a placarsi.
E’ fondamentale iniziare e/o continuare gli hobbies, le passioni, gli interessi che si avevano in passato e lottare per mantenerli vivi in noi, solamente così potremmo sentirci sempre in contatto con noi stessi.
Un commento