Differenze tra depressione e aspetti depressivi: strategie per uscirne
Scritto da Gabriele Guarnieri, in Adolescenti, Adulti, Famiglia
Definizione
La depressione è un disturbo dell’umore che comporta alterazioni della sfera emozionale spesso invalidanti sia nella vita lavorativa che in quella privata.
Si manifesta sotto forma di acuta tristezza, anedonia, apatia, mancanza di motivazione e attenzione. Spesso anche irregolarità nel sonno e nel mangiare.
Attenzione però, in quanto si parla di depressione quando, tale sintomatologia, perdura per almeno sei mesi…. capita a tutti di avere dei periodi o delle giornate no, soprattutto in momenti delicati come quelli dettati dalla pandemia o da qualche lutto.
Ma andiamo per gradi, anche se è utile ricordare, che al giorno d’oggi questo disturbo è più diffuso rispetto ad un tempo ed è sempre più frequente anche nei giovani.
L’OMS dichaira che la depressione diventerà la malattia più diffusa del mondo e siamo già sulla buona strada… https://www.istat.it/it/archivio/219807
I principali fattori biologici nella depressione sono:
Aspetti genetici:
si stima che l’ereditabilità del disturbo si aggiri attorno al 37%.
Genere:
Dati istat riportano che le donne hanno una probabilità doppia rispetto agli uomini di sviluppare la depressione, specie in quei paesi in cui vigono ruoli di genere più tradizionali (in riferimento a studi risalenti agli anni 2000).
Aspetti neurobiologici:
un primo ruolo chiave viene attribuito ai neurotrasmettitori della dopamina e della serotonina.
La dopamina viene rilasciata quando raggiungiamo un obiettivo, o quando ci dedichiamo ad attività gratificanti. La serotonina è invece responsabile della regolazione del ciclo sonno-veglia, dell’appetito e del buon umore.
Nelle persone depresse queste sostanze vengono rilasciate in basse quantità o i loro recettori risultano iposensibili.
In secondo luogo la depressione determina alterazioni nell’attività di aree cerebrali coinvolte nella regolazione emotiva: il corpo striato, area appartenente ai circuiti dopaminergici, è ipoattivo mentre l’amigdala, area coinvolta nell’elaborazione emotiva, è iperattiva.
L’iperattivazione dell’amigdala determina una disregolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) che sfocia in un incremento dei livelli di cortisolo nel sangue. Questo è un aspetto che ansia e depressione condividono e ciò spiega il perché questi disturbi siano spesso associati https://www.gabrieleguarnieri.it/ansia-cose-e-come-gestirla/
Cosa fare?
In questo periodo di emergenza sanitaria, le norme di sicurezza ci hanno privato dei nostri dritti e delle nostre libertà: lavoro, scuola sport, amici, feste e molto altro.
È una situazione che istiga profondamente i nostri tratti depressivi.
Attenzione, possedere tratti depressivi non significa essere depressi: queste sfumature della nostra personalità infatti sono sane. È grazie ad esse se riusciamo ad entrare in contatto con noi stessi e ad essere comprensivi nei confronti degli altri.
Ciò nonostante, quando le circostanze interne od esterne a noi, si prolungano, è fondamentale riattivarci:
- Ponendosi degli obiettivi giornalieri;
- Mantenendo il contatto con le persone face to face, pur on le debite distanze (in caso di pandemia);
- Mantenendo una corretta alimentazione e un regolare ciclo sonno/veglia
- Facendo attività fisica.
Tutte ciò aiuta la secrezione della dopamina, della serotonina e dell’ossitocina .
Le attivitàdi resistenza inoltre (tapis roulant, cyclette, corsa, bici) come il saper di tanto in tanto ironizzare, scherzare o sdrammatizzare, non solo aiutano a scaricare la tensione, ma anche di liberare endorfine: altre sostanze che ci permettono di non cadere in depressione.
Nel caso però l’anedonia, l’apaita, unita ad una chiusura importante, dovessero perdurare per qualche mese in modo continuativo, meglio consultare il medico curante o un professionista specifico.
In questo periodo di pandemia, il distanziamento sociale, unito alla regole restrittive, hanno stravolto il nostro modus operandi, con ripercussioni importanti in tutti i settori, non solo in quello economico.
Vivevamo in un società forse fin troppo frenetica e ci siamo trovati bloccati di punto in bianco.
Citando Bauman:
“Se ti trovi sospeso su una sottile superficie di ghiaccio, la tua salvezza dipende solo dalla velocità….“.
Vien da sè che se ci manca la velocità il rischio di cadere in depressione aumenta.
In collaborazione con
Nicola Zordan