FARSI UNA CANNA, IMPLICA ESSERE DROGATI?
Scritto da Gabriele Guarnieri, in Varie
Un giorno un padre mi disse che un professionista di tossicodipendenze, gli aveva riferito che tutti quelli che erano a San Patrignano erano partiti da una canna.
Probabilmente vero, ma è altrettanto vero che non tutti che fumano, o hanno fumato una canna, sono finiti a San Patrignano.
Quindi:
Fumare una canna implica diventare tossicodipendenti? NO!!
Non voglio affrontare argomento legale o meno legale, la cannabis è illegale quindi non andrebbe fumata.
Si sa inoltre che può creare danni come riporta questo articolo https://www.adnkronos.com/cannabis-con-uso-frequente-rischio-cardiovascolare-quasi-doppio_5w12c4eKBXqVXaroNEI5Rf, e ridurre in modo importante la MBT (memoria a breve termine).
Ciò nonostante molti giovani e meno giovani fumano.
Posso comprendere, anche se non condivido, “l’esigenza” di fumare una canna una tantum, quando il mood è questo generalmente non si corrono rischi.
La questione principale sta nel significato che si dà al fumare una canna.
In più di 20 anni di esperienza lavorativa, non ho mai sentito che questa tipologia di fumo sia particolarmente nociva, sia dal punto di vista fisiologico che psicologico.
Il problema insorge quando non si fuma perché capita, ma quando ci si ritrova con l’intento di fumare; in molti gruppi e in molte compagnie è la canna il motivo di ritrovo, è la ricerca di sballo, il desiderio di staccarsi da tutto e da tutti.
In questi casi il collante non è la voglia di stare con gli amici, ma la il desiderio di sballarsi.
Quando si entra in questo mood, si entra in una zona borderline e con il rischio maggiore di passare ad una probabile dipendenza: lo star bene, o meglio, il credere di star bene (dato dal desiderio di evadere dalla realtà non certo di affrontarla…) è dipendente da una sostanza e non da sé stessi.
In questa fase, è fondamentale il supporto dei genitori, dei docenti e dello sport, quando i ragazzi entrano in questo loop, lo si intuisce, si assiste generalmente ad un calo nel rendimento scolastico, ad un calo di interesse per le attività in generis, ad una maggiore chiusura in sé stessi, ad una maggiore apatia e a sbalzi di umore anche importanti.
Il rischio di incrementare l’uso di sostanze in questa fase è importante.
In ogni compagnia o gruppo, ci sono sempre i due o tre che tendono ad esasperare, a ricercare lo sballo sempre più importante, passando da una canna, a due, a tre, a farsi i primi personal, i primi purini (canne non smezzate da tabacco), per passare infine al bongo o altro.
In questa ricerca di eccesso, capitano i primi collassi, le prime vere preoccupazioni, tanto che molti (per fortuna) si spaventano, demordono, e ritrovano il proprio equilibrio; ma altri, ahimè, persistono.
Ripeto sono momenti in cui il supporto e l’integrazione tra genitori, insegnanti e in caso di sport, anche con i preparatori atletici è fondamentale.
Un supporto psicologico in questo periodo, può aiutare a prevenire molti problemi futuri.
Chi persiste, ricerca lo sballo sempre più forte, non basta più la canna, si passa al bongo, al MDMA o ecstasy, alle metanfetamine, cocaina, ed in certi casi anche eroina o crack, in questi casi il rischio di passaggio alla tossicodipendenza incrementa.
Ci sono persone che fumano una canna una tantum anche per tutta la vita, senza cadere in particolari dipendenze, ci sono altre a cui basta poco per caderci.
E’ una questione soggettiva, dipende particolarmente dalla struttura, dalla personalità dei ragazzi.
Così come ci sono quelli che stanno ore/giornate sui social o sui vidogames, così ci sono persone che sanno dedicarci il tempo giusto.
Ci sono giovani ed adulti più o meno dipendenti, anche se negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un vero e proprio incremento di aspetti depressivi e di dipendenze.
Tornando al punto di partenza.
Non tutti quelli che fumano una canna diventano dipendenti, quindi non preoccupiamoci troppo, ma cerchiamo di capire che significato danno i ragazzi a quella canna.
E’ molto difficile che un ragazzo o una ragazza passi da una canna alla tossicodipendenza nel giro di due o tre giorni!!! Ci sono tutta una serie di segnali e di cambiamenti anticipatori, come abbiamo visto, che lasciano tutto il tempo di intervenire per aiutarli.
A tutti i ragazzi voglio ricordare che come persone abbiamo tutte le sostanze che ci servono:
- La dopamina che ci da quella piacevole sensazione quando portiamo a termine dei risultati
- Le endorfine che ci fanno stare bene dopo aver fatto attività di resistenza come una bella corsa, un bel giro in bici o una bella nuotata.
- La serotonina: che ci fa stare bene quando sentiamo di essere importanti per gli altri.
- L’ossitocina legato all’empatia, al sentirci in sintonia con qualcuno.
Per non parlare dell’adrenalina, legata a qualche sport o attività adrenalinica sempre chiaramente in sicurezza.
Tutto questo per dire che andare bene a scuola, avere degli amici, praticare dello sport con passione, aver VOGLIA DI GIRARE di scoprire posti nuovi, praticare delle attività adrenaliniche e soprattutto avere delle relazioni gratificanti con amici e partner, ci mette in un mood di positività che ai autoalimenta!!
Piuttosto che lamentarsi e rifugiarsi nelle sostanze o nell’alcol, combattete i vostri fantasmi, parlatene con adulti, non per forza i genitori, ma TIRATE FUORI LE PALLE e combattete, capite cosa non va e sforzatevi a migliorare.
La vita è fantastica! Sicuramente ha i momenti bui ma ci sa dare, se lo vogliamo, tantissime opportunità!
Citando uno dei tennisti più grandi al mondo R. Nadal:
“Puoi perdere perché il tuo avversario ha giocato meglio, ma non puoi perdere perché non hai dato il massimo”
Date sempre il massimo, applicatevi, sforzatevi e non abbiate paura di chiedere e/o di ammettere i vostri limiti e vedrete che potrete star VERAMENTE bene senza il bisogno di alcuna droga!!