Gabriele Guarnieri | Psicologo e Psicoterapeuta | Bassano del Grappa

Dott. Gabriele Guarnieri Psicologo e Psicoterapeuta a Bassano del Grappa

lunedì

17

Luglio 2023

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Gap Generazionale: serve maggiore responsabilità e coerenza.

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Gap generazionaleI ragazzi sono sempre più chiusi in casa con i propri smartphone: a detta loro, la vita è lì, è lì che si creano le relazioni (Tik-Tok, Instagram, Telegram, Be Real, Snapchat…) ed è anche lì dove si può guadagnare bene (monetizzare): influencer, you tuber, trading bancario, reselling e chi più ne ha più ne metta.

Attività che chiaramente trovano forti resistenze negli adulti e che portano ad incrementare il divario generazionale.

 

Molti adulti criticano questo mondo e lo ritengono superficiale.

Altri ci hanno visto una fonte di guadagno e incitano la produzione di video sui social…

Così come ci sono genitori che aberrano smartphones e mondo online, così ce ne sono altri che non solo incitano la produzione di video, ma sponsorizzano e partecipano alla loro carriera on line.

 

Dialogo approssimativo (segreto professionale) tra una madre (una delle tante) e me:

Mio figlio è dipendente da queste cose, ci perde ore sui social.”

“E se arrivasse a guadagnare come gli youtuber che osserva, la penserebbe ugualmente?”

“Quanto vuole che guadagni? Solo studiando e lavorando seriamente si creerà un futuro!”

“Sa quanto guadagna uno youtuber della top ten italiana? anche 100.000 euro annui (era qualche anno fa) per non parlare di quelli inglesi, dove si arriva anche a milioni di euro!”

“….”.

 

I ragazzi di oggi, per lo più sono etichettati come superficiali e troppo legati alla bella vita.

MA TUTTO QUESTO E’ IPOCRISIA E PARADOSSALITA’!!

 

La maggior parte degli adulti torna a casa e si lamenta del proprio lavoro (ma non ha il coraggio di cambiarlo…).

Molti dei ragazzi che studia all’università è mantenuta dai genitori!

A 30 anni chi vive ancora in casa, spende gran parte del suo stipendio divertendosi e non aiuta in casa in nessun modo.

Molto spesso sono i genitori stessi che scoraggiano i figli ad accettare lavori poco remunerati.

Quindi io ragazzo che sto crescendo e che non sono proprio stupido, faccio due conti:

Mia madre e mio padre si fanno il mazzo per portare a casa due soldi e sono spesso nervosi ed incazzati; e io dovrei studiare per arrivare un domani ad avere questa tipologia di vita?!?!?. A guadagnare 1300 – 1400 euro al mese quando ne spendo 700-800 solo per divertirmi?

Lo stesso ragazzo, guarda invece la vita sui social e tutto appare più semplice, divertente, facile, sciallo (e spesso lo è veramente) e se sei bravetto puoi anche guadagnare benino o bene.

Ma secondo voi quale strada prenderà!?!? Almeno facciamoci furbi e non lamentiamoci del lavoro davanti a loro…!

 

Poi su che tipologia di video dovrebbero essere caricati sui social, sui limiti che si dovrebbero mettere e sull’ETICA, si aprirebbe una nuova parentesi, ne sono cosciente, ma ne riparleremo.

Anche maggiore coerenza nel settore mass media non farebbe male; non può un giornalista criticare il lavoro dello you tuber, e successivamente invitarlo ai auoi programmi per incrementare l’audience….

 

Sono gli adulti che stanno perdendo i valori, non sono i social a farglieli perdere… anzi ci sono molti you tuber che aiutano in casa economicamente.

 

I video che vengono criticati, molto spesso riguardano le classiche trasgressioni e idiozie adolescenziali (solo che una volta si facevano di nascosto, ora le si pubblicano…):

  • Prendere la macchina dei genitori.
  • Fare cavolate in macchina (le corse abusive con l’auto del papi, c’erano fin dagli anni 60 se non prima) e purtroppo, gli incidenti ci sono sempre stati.
  • Fare scherzi idioti alla gente e chi più ne ha più ne metta.
  • Vestirsi con abiti firmati.

 

Certo, molti ragazzi guardando la bella vita potrebbe richiederla o pretendere di averla…. cosa normale e sempre accaduta… ma oggi giorno, si tende un po’ troppo ad accontentare le richieste dei figli.

 

Ragazzi che si lamentano di non aver l’Iphone 13 da più di mille euro (teniamo presente che un telefono “sgrausso” per i ragazzi è un telefono da 250-300 euro!!).

Vogliono mangiare Sushi quando lo desiderano, fare merenda con Kebab o al Mc, uscire, andare in disco (ormai già a 14 anni) ecc, quando una volta (non per fare il Boomer della situazione), un panino con l’affettatato era un sogno (e costava decisamente meno).

 

Quando rifletto con loro su questi aspetti generalmente mi dicono:

“Ma ho speso solo 30 euro al Sushi”

“Per il compleanno almeno un iphone 11, costa solo 600 euro”.  

 

Ma alla domanda:

Scusa ma tu quanti soldi guadagni?”.

La risposta è sempre la stessa:

NESSUNO”.

Allora anche 20 euro sono tanti per te…!

 

Ma sono tutte cose già vissute negli anni 2000, 90, 80, 70, 60 ecc… con una differenza: una volta i soldi avevano un altro valore.

 

Nel mondo (anche in Italia per carità, anche se in forma minore) i ragazzi già a 16 anni lavoricchiano e si mantengono i loro sfizi.

All’università quasi tutti studiano e lavorano assieme, fanno esperienza all’estero: imparano a vivere!

Per molti ragazzi italiani invece la laurea non è altro che un secondo diploma!

 

Per non parlare dei ragazzi lavoratori, che a 30 anni, pur percependo uno stipendio, vivono ancora in casa, mantenuti dai genitori.

Spende gran parte dei loro soldi in sfizi vari, spesso e volentieri con il benestare dei genitori…

 

Poi ci si chiede perché le coppie oggi giorno saltino appena vanno a convivere… perché NON HANNO IDEA DI COSA SIANO IL SACRIFICIO E I VALORI.

Nel mondo, quasi tutti i ragazzi lavoricchiano fin da giovani e condividono appartamenti con persone con le loro stesse esigenze.

All’estero i ragazzi sanno vivere e si godono la vita, qui la maggior parte di loro, è mantenuta, pretende di fare la bella vita e non sa cosa vuol dire vivere!

 

Personalmente non sono contrario ai social, stiamo assistendo ad un cambiamento epocale, sia sul versante educativo, che politico, sociale ed economico, ma non entro in merito.

 

Non credo che si possano criticare le modalità attuali dei ragazzi, possono apparire superficiali per carità e molto spesso lo sono, ma dobbiamo iniziare ad essere più coerenti.

 

Per quanto stiano cambiando molte dinamiche, una aspetto dovrebbe rimanere sempre costante, il ruolo genitoriale https://apc.it/articoli-divulgativi/genitorialita-che-cose/.

 

Non ci sentivamo capiti dai nostri genitori e loro, a maggior ragione, non si sento capiti da noi.

 

Ma una cosa è certa, se si sentono arrivati a 16-18 anni, non potranno mai avere la fame e la motivazione per impegnarsi veramente nella vita!

 

 

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